D-Slaves vincono il premio "Silvia Carrubba" all'ARTErìa Festival

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Con la premiazione dei D-Slaves, una band catanese, si è chiusa la prima edizione dell’ARTErìa Festival, kermesse che dal 10 al 12 agosto si è svolto sul lungomare di Erice (TP)  con musica, danza, arti circensi, fotografia e poesia, registrando per tutte e tre le sere una grandissima partecipazione di pubblico.

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Nei tre giorni si sono alternati artisti del calibro di Nada, Diego Mancino, Mauro Ermanno Giovanardi, Marina Rei, Erica Mou, Cesare Basile, Mario Venuti insieme a Wot, Katia Pesti, Samuela Schilirò, Ipercussonici, Valentina Amandolese, Peppe Civiletti & Luciano Maraio, Sabina Caruso, Lombroso. Tutti gli artisti si sono esibiti a cachet ridottissimo a favore della sensibilizzazione verso il mondo della musica e dell’arte, causa e scopo dell’evento.

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Nell’ambito di questa prima edizione dell’Arterìa Festival si è svolto il PREMIO “SILVIA CARRUBBA” e la band dei D-Slaves (Distortion Slaves) è stata la vincitrice del contest musicale dedicato a band e solisti emergenti.

La band catanese dei Distortion Slaves nasce nel 2011 ed è formata da Laura Flores alla voce, Silvia Lanteri alla chitarra, Andrea Quattrocchi alla chitarra basso e Chiara Godano alla batteria. Uniti dalla voglia di esprimere un groove fresco e pieno di vibrazioni che gioca con il funk ubriaco degli anni ‘70 e il blues polveroso dei ‘50, realizzano nel 2011 l’EP autoprodotto “Vision” che è stato recensito in diversi blog e riviste specializzate. Portano la loro musica in giro per il territorio siciliano. Nel 2012 partecipano all’Indie Concept e vincono il premio D-Cave.

Con la produzione artistica di Daniele Grasso (Diego Mancino, Cesare Basile, Afterhours, John Parish, Greg Dulli, tra gli altri) e Samuela Schilirò (cantautrice), i D-Slaves realizzeranno un disco per la DCave Records / Viceversa Records, che verrà seguito e supportato in tutte le sue fasi, dalla produzione alla comunicazione, e che verrà presentato in prima nazionale alla Lomax di Catania.

La manifestazione, di cui è direttore artistico Giulia Viviano, ha testimoniato al meglio la missione dell’associazione “Il sorriso di Silvia”, che è quella di diffondere la cultura e l’arte come strumenti per cambiare la società in cui viviamo. Silvia Carrubba viveva per l’arte, e in particolare per la musica. Da sempre attiva nel mercato musicale, amando la musica e l’arte in tutte le sue forme, con l’obiettivo di diffonderle il più possibile in tutto il territorio nazionale e soprattutto nella sua terra d’origine (Erice-Trapani), sostenendo che l’Arte fosse un mezzo per combattere l’ignoranza, l’apatia e l’appiattimento culturale di cui il nostro tempo è spesso vittima. Credeva nella forza della musica e dell’arte tutta quale arma vincente. Silvia desiderava, inoltre, diffondere la musica “emergente” e i nuovi talenti, motivo per cui è nato il premio a lei dedicato.

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